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James Sveck è un giovane anarchico e solitario, che ama leggere e trascorrere le giornate in compagnia della nonna Nanette. Definito un disadattato, perché, a differenza dei suoi coetanei, non vuole uniformarsi alle convenzioni sociali, sognando una vita isolata in una casa del Midwest, piuttosto che frequentare l'università.
Ad aumentare le sue confusioni esistenziali, ci pensa la sua bizzarra famiglia; la madre, una gallerista che ha lasciato il terzo marito proprio durante la luna di miele, il padre, un uomo d'affari ossessionato dall'estetica per piacere a donne più giovani, e la sorella ventitrenne, intenta a scrivere le proprie memorie e ad intrecciare una relazione con un professore polacco cinquantenne.
Incapaci di comprendere il suo disagio e la sua repulsione per l'università, i genitori decidono di mandarlo da una terapista, così James passa le sue giornate tra sedute di psicoterapia e il lavoro presso la galleria della madre, cercando la sua strada nella vita e sperando che un giorno il suo dolore gli sarà utile.