Questo sito non utilizza cookie persistenti e raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito o cliccando sui link al suo interno accetti il servizio e gli stessi cookie. Per saperne di più leggi la Privacy policy.

TEATRO MODERNO
Programmazione

In guerra per amore

Sabato 26 novembre 2016 alle 21:00
Domenica 27 novembre 2016 alle 21:00


A New York nel 1943, Arturo Giammarresi, palermitano emigrato in America è innamorato, corrisposto, di Flora, la nipote del proprietario del ristorante dove egli lavora come, maldestro e spiantato, cameriere. Ma lei è già stata promessa dallo zio, a Carmelo, figlio del braccio destro di Lucky Luciano. Flora suggerisce ad Arturo di chiedere la mano direttamente al padre, e così , ingenuamente pensa, superare la volontà e le costrizioni mafiose dello zio. Arturo dice subito di sì, che andrà subito con la metropolitana, anzi perché no, prenderà perfino un tassì. Ma Flora chiarisce che il padre si trova in Sicilia, e di fronte allo sbigottimento di Arturo, chiede se c'è qualche problema. Arturo risponde che c'è solo: ...in corso la Seconda Guerra Mondiale...infatti l'esercito americano si sta preparando allo sbarco in Sicilia. Comunque accetta la proposta, ed a suggello si fa un autoscatto con Flora sullo sfondo del Ponte di Brooklyn (tipo selfie, ma con la fotocamera di allora la foto che ne verrà fuori è sfocata e senza sfondo e ciò avrà delle conseguenze nel dipanarsi della vicenda).


Arturo si reca in un bar ed essendo incapace di una corretta pronunzia, chiede al barman un bicchiere di "water", ma in realtà pronuncia "war", in presenza di un ufficiale dell'esercito americano che incuriosito gli chiede se sia un siciliano, e gli consiglia di arruolarsi perché l'esercito sta proprio cercando dei siciliani in vista dello sbarco nell'isola. È l'Operazione Husky e lo conferma la successiva scena con Lucky Luciano contattato da un agente dell'OSS (Office of Strategic Services), con cui concorda di avvisare gli "amici degli amici" mafiosi rimasti in Sicilia in cambio di impunità e annullamento della pena carceraria.


Arturo si arruola nell'esercito americano ma vista la sua inettitudine è relegato a gestire gli asini da soma. Nel frattempo, in Sicilia, una incredibile coppia di civili, Saro Cupane e Mimmo Passalacqua, in vedetta sulle falesie della costa, un cieco ed uno zoppo, "osservano" lo sbarco degli americani e tentano di avvisare i paesani. Ma gli americani con i loro aerei liberatorbombardano i civili procurando morti e distruzione, tra cui Nannina, una vecchietta che portava sempre con se' nel ricovero antiaereo la statua della Madonna.


A sbarco avvenuto avviene il primo contatto con i mafiosi del paese, Don Calo' assicura al comandante Vincent Maone che nel breve tempo di un'ora tutti i militari ed i fascisti si arrenderanno, e che il paese li accoglierà in festa. Così avviene, ed il comandante resta quindi in attesa della lista di mafiosi da "liberare" vista la preziosa collaborazione prestata, e che deve essere consegnata da un agente OSS appositamente paracadutato.
Ecco che Arturo, inaspettatamente viene chiamato in servizio attivo visto che l'agente OSS, il luogotenente Philip Catelli, un italo americano che non capisce una parola in dialetto siciliano, è stato " catturato" dal genitore di una ragazza sul cui letto egli è precipitato con il suo paracadute, e che il padre segregava per conservarne l'illibatezza. Arturo è quindi legato ad un cavo assieme ad un asinello, e trasportato con un elicottero nel paesino di Crisafulli (nome di fantasia essendo la reale location: Ericeche con un fotomontaggio è posta sulla cime delle falesie della Scala dei Turchi , presso Realmonte ).
La gente del paese vede quindi, con grande meraviglia, un asino volare, in particolare ciò colpisce Sebastiano, un ragazzino che vive con la madre Teresa nell'attesa del padre che è un militare catturato dagli americani, e che gli cantava una canzoncina con gli "asini che volano". Arturo viene infine lanciato assieme all'asino, presso il casolare dove è stato catturato il luogotenente Philip Catelli. Sfortuna vuole che cada proprio nel letto della ragazza illibata, ed è quindi a sua volta catturato dal padre ancor più infuriato.
Condivide la strana prigionia con il luogotenente Catelli e ne apprezza le doti umane, ancora più ammirate allorquando, dopo la loro liberazione ad opera del maggiore Vincent Maone che comanda il distaccamento, egli, in un momento di relax, si siede al piano e suona a Sebastiano la canzone sugli asini che volano, rinfocolando le speranze del ragazzo e di sua madre Teresa per il padre e marito di cui non hanno notizie.


Nel frattempo a New York, Don Tano architetta con il figlio l'uccisione, in Sicilia, di Arturo e fa recapitare al capomafia del paese di Crisafulli, Don Calo', una lettera con le indicazioni anagrafiche del caso.


Arturo cerca inutilmente il padre il Flora, di cui sa solo che vive a Crisafulli, si prestano ad aiutarlo Saro e Mimmo che grazie ad Arturo evitano la fucilazione essendo stati sorpresi a rubare un paio di scarpe ad un soldato americano morto.Condanna di fucilazione che appare incomprensibile anche al luogotenente Catelli, stante che il suo capo, il maggiore Maone, essendo ormai in possesso della lista dei mafiosi predisposta da Lucky Luciano libera a tutto spiano pluriomicidi, grassatori, estortori e ladri che il Regime Fascista per mezzo del benemerito Prefetto di ferro, aveva condannato a pene pluriennali ed ergastoli vari.
Arturo è diventato ormai un amico di Catelli di cui ammira lealtà e coraggio nel denunciare al maggiore Maone che stanno liberando delinquenti che inevitabilmente rovineranno le speranze di crescita civile dei siciliani. E ne riceve in prestito la giacca da ufficiale in modo da dare una impressione di buona posizione sociale ai genitori di Flora, che nel frattempo Saro e Mimmo hanno rintracciato. Ciò da un lato favorirà Arturo, che pur mostrando la sfocatissima fotografia con Flora sotto il Ponte di Brooklyn, solo stentatamente (visto che rappresenta il mafioso newyorkese promesso sposo di Flora come un debosciato dai comportamenti sessuali deviati) ottiene il consenso alle sue nozze. Ma d'altro canto danneggerà irrimediabilmente Catelli che avendo la giacca di Arturo viene scambiato per lui ed ucciso da mano mafiosa, mentre testimoni non veritieri dichiarano che sono stati i tedeschi.
Ma ormai i mafiosi sono prossimi al potere e Don Calo', il capomafia di Crisafulli, viene nominato sindaco sotto l'egida del nuovo partito: la Democrazia Cristiana. Così come Giuseppe Genco Russo a Mussomeli e Calogero Vizzini a Villalba, scorrono poi i volti di Vito Ciancimino, di Michele Sindona e di tutti i mafiosi collusi con il potere della Democrazia Cristiana negli anni a venire. Arturo ritorna negli USA e reca con sé la lettera di denuncia delle collusioni con la mafia, che Catelli aveva indirizzato al presidente Franklin Delano Roosevelt. La consegna personalmente al posto di guardia della Casa Bianca, dichiarando al sottufficiale in servizio che, vista l'importanza del contenuto, è sicuro che il democratico presidente lo chiamerà al suo cospetto per un colloquio personale. Egli quindi si sederà su una panchina ed aspetterà fiducioso.


La vicenda si conclude con la scena di Arturo e Flora (che lo ha raggiunto), seduti in trepida e "forrestgumpiana" attesa di una convocazione che non verrà mai. Poco prima dei titoli di coda vengono mostrati sullo schermo documenti ufficiali, ormai non più secretati dall'OSS che dimostrano il coinvolgimento attivo degli USA nella restaurazione della Mafiain Sicilia

Le assaggiatrici

Le assaggiatrici

Sabato 03 maggio 2025 alle 21:00

Domenica 04 maggio 2025 alle 20:30

Lunedì 05 maggio 2025 alle 20:30