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TEATRO MODERNO
Programmazione

Musica in rete, progetto provinciale Lo splendore del 700: La serva padrona di Pergolesi

Venerdì 09 novembre 2012 alle 21:00


L'opera in musica nacque nel Seicento e si sviluppò soprattutto a Venezia e a Roma. Inizialmente era un genere serio, i cui libretti erano tratti da fonti letterarie, dai miti e dalla storia antica. I personaggi buffi fecero il loro primo ingresso nell'opera dei Barberini a Roma: questo però violava i canoni classici del teatro, per i quali i generi serio e buffo dovevano rimanere ben separati. Tra la fine del Seicento e i primi anni del Settecento quindi il dramma musicale serio era caratterizzato dalla commistione di scene tragiche e comiche. Nel 1690 venne fondata a Roma l'Accademia dell'Arcadia, un'accademia letteraria che riformò il teatro tragico ed eliminò i personaggi comici e le scene buffe all'interno dell'opera seria. A causa di questa separazione, nel corso del Settecento l'opera di genere comico si sviluppò autonomamente rispetto al dramma musicale serio. Ciò nonostante, sia il pubblico che gli autori dei libretti e delle musiche erano gli stessi. Le prime opere buffe erano denominate "intermezzi": erano spettacoli brevi, cantati da due o tre personaggi e inseriti tra gli atti di un'opera seria, con la quale non avevano alcun legame contenutistico (una prima parte veniva eseguita tra il primo e il secondo atto, una seconda parte tra il secondo e il terzo). Questi brevi spettacoli furono i precursori delle vere e proprie opere comiche che si svilupparono poi nel corso del secolo. Il ritmo drammaturgico degli intermezzi era molto rapido e vivace e i cantati di cui si avvaleva non dovevano essere necessariamente virtuosi, ma molto abili a valorizzare l'azione mimica. Il più noto e fortunato di questi intermezzi è La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi (1710 - 1736). Composta su libretto di Gennarantonio Federico (? - 1744), fu rappresentata la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli nel 1733, come intermezzo all'opera seria Il prigionier superbo, dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere neppure lontanamente la fama della Serva padrona. È una composizione di carattere allegro e scanzonato, non priva di malizia, che rappresenta situazioni e personaggi caricaturali ma realistici, vicini a quelli della Commedia dell'arte. La vicenda si sviluppa attraverso una serie di conflitti e bisticci tra i due protagonisti, per poi sciogliersi in un lieto fine. Personaggio emblematico di molti intermezzi, come anche de La serva padrona, è la giovane servetta astuta, maliziosa e intraprendente che seduce il padrone ricco, anziano e celibe, inducendolo a sposarla. Il teatro comico divenne il genere prediletto dal pubblico Settecentesco, proprio grazie all'immediatezza musicale e comunicativa di questi intermezzi.
Silvia Gentilini

Programma
Giovanni Battista Pergolesi (1710 - 1736)
'La Serva Padrona'
Intermezzo buffo (Napoli, 1733)
Margherita Pieri soprano - Filippo Pollini basso/baritono
Margherita Barbieri mimo
 'Orchestra Arcangelo Corelli'
Jacopo Rivani direttore
Regia di Filippo Tadolini
Orchestra 'Arcangelo Corelli'
Simone Castiglia, Nicola Nieddu, Natalie Dentini
violini primi
Beatrice Petrozziello, Valeria Magnani
violini secondi
Federica Cardinali, Serena Bernardeschi
viole
Antonio Cortesi
violoncello
Alberto Giovannini
contrabbasso
Beatrice Santini (9 novembre),
Silvia Biasini (10 novembre)
maestri collaboratori
Jacopo Rivani
direttore

Le radici dell'Orchestra Corelli coincidono con la nascita, nel 2005, di una prima compagine musicale formata da giovani musicisti del comprensorio ravennate animati dalla passione per un progetto comune. E' da questa prima esperienza che prende le mosse l'Associazione Arcangelo Corelli, costituita appena un anno dopo nel pieno rispetto di quello spirito originario di progetto indipendente, e presto accolta con favore dalle principali realtà culturali e istituzionali del territorio.

Da allora, l'Orchestra Corelli ha prodotto una lunga serie di apprezzati eventi di carattere divulgativo e culturale, capaci di abbracciare i momenti chiave della vita pubblica e artistica di Ravenna: tra gli altri, il Concerto per la Borsa Internazionale del Turismo e per la rassegna del Settembre Dantesco, appuntamento ormai fisso per l'Orchestra.

L'anno 2012 è ricordato per alcuni concerti-evento di grande successo, tra cui il Requiem di Mozart, eseguito in Sant'Apollinare Nuovo con una rosa di solisti di fama internazionale e la partecipazione straordinaria del Coro della Cattedrale di Innsbruck.

L'Orchestra, ad oggi diretta da Jacopo Rivani, continua a rappresentare un punto di riferimento per i musicisti del territorio, operando come un'autentica fucina artistica in cui ai giovani talenti viene offerta l'occasione di confrontarsi con le più celebri pagine del repertorio cameristico e sinfonico.

 

 

 

 

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