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La famiglia Kim, composta dal padre Ki-taek, la madre Chung-sook, il figlio Ki-woo e la figlia Ki-jeong, vive di sussidio di disoccupazione in un piccolo e sudicio appartamento seminterrato, facendo lavori temporanei a basso costo e lottando per far quadrare i conti. Una sera, un amico di Ki-woo, Min-Hyuk, che si sta preparando per andare a studiare all'estero, regala alla famiglia Kim una roccia della collezione del nonno, la quale dovrebbe portare loro ricchezza: la famiglia Kim è entusiasta del regalo.
I due amici escono insieme e Min-Hyuk suggerisce che Ki-woo si finga studente universitario per assumere il suo lavoro come tutor inglese per la ricca figlia adolescente della famiglia Park, Da-hye. Ki-woo viene così assunto e approfitta dell'ingenuità della madre di Da-hye per fare assumere anche la sorella Ki-jeong, spacciandola per un'affermata artista, non sua parente, che possa fare arteterapia a loro figlio Da-song. Con una serie di stratagemmi i due ragazzi fanno licenziare anche l'autista e la governante della famiglia Park per fare assumere al loro posto i propri genitori, sempre spacciandoli per raccomandazioni.
Quando i Park lasciano la casa per andare in campeggio e festeggiare il compleanno di Da-song, i Kim occupano completamente la loro villa festeggiando i nuovi lavori, ma si presenta alla porta l'ex governante Moon-gwang che supplica Chung-sook di entrare per recuperare qualcosa dimenticato nello scantinato. La famiglia decide di farla entrare e l'ex governante si precipita nel seminterrato aprendo un bunker segreto, rivelando che suo marito Geun-sae vive lì da anni per scappare dai suoi numerosi debiti e nascondersi dagli usurai. Mentre supplica Chung-sook di mantenere il segreto, la donna scopre la presenza degli altri Kim in casa e minaccia di rivelare il loro imbroglio.
Durante la successiva colluttazione, improvvisamente chiamano i Park, comunicando che stanno per rientrare a casa a causa del maltempo. I Kim sistemano freneticamente la casa per farla apparire in ordine e imprigionano la coppia nel bunker: Moon-gwang tenta di fuggire, ma viene colpita da Chung-sook, cadendo dalle scale e subendo una commozione cerebrale che si rivelerà fatale. Nel frattempo, la signora Park spiega a Chung-sook che da piccolo, dopo la festa del suo compleanno, suo figlio era rimasto traumatizzato dalla visione di un "fantasma" che emergeva dallo scantinato: Geun-sae. Durante la notte, Ki-taek e i figli riescono a scappare dalla casa, trovando però la propria allagata e sono costretti a trascorrere la notte in una palestra locale assieme ad altri centinaia di sfollati.
Il giorno dopo, la signora Park organizza una festa di compleanno per suo figlio e invita anche lo staff. Durante la festa Ki-woo torna al bunker con la pietra regalatagli dall'amico per uccidere i due prigionieri, ma trova il corpo di Moon-gwang e viene aggredito da Geun-sae: riesce a uscire dal bunker, ma viene tramortito da Geun-sae con la roccia. Ora libero e furibondo per la morte della moglie, Geun-sae afferra un coltello dalla cucina e corre verso la festa, dove pugnala Ki-jeong nel petto. Quando Da-song vede il "fantasma", ha un attacco epilettico e i genitori ordinano a Ki-taek di accompagnarli in ospedale; questi, però, accorre per salvare la figlia. Chung-sook intanto ha una colluttazione con Geun-sae e riesce a trafiggerlo con uno spiedo della griglia. Ki-taek lancia le chiavi dell'auto al signor Park, ma disgustato dal suo atteggiamento, lo pugnala a morte e fugge dalla scena.
Alcune settimane dopo Ki-woo e la madre vengono condannati alla libertà vigilata per frode. Ki-jeong è invece morta e di Ki-taek si sono completamente perse le tracce. Una sera, mentre osserva la casa dei Park, ormai venduta a una famiglia tedesca, Ki-woo riesce a decodificare un messaggio da parte del padre Ki-taek, scoprendo che ora vive rinchiuso nel bunker sotto la casa. Ki-woo gli manda a sua volta un messaggio dove scrive che troverà un lavoro per pagarsi l'università e laurearsi, guadagnando poi abbastanza denaro da poter comprare la casa e liberarlo, ma sa in cuor suo che il suo proposito è senza speranza.