Questo sito non utilizza cookie persistenti e raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito o cliccando sui link al suo interno accetti il servizio e gli stessi cookie. Per saperne di più leggi la Privacy policy.
Euridice e Guida Guismao sono due sorelle molto legate tra di loro, che vivono la loro giovinezza a Rio de Janeiro nei primi anni '50 in una famiglia patriarcale dalla mentalità retrograda, padre dispotico e madre succube. Poiché il padre non darebbe mai alle figlie il permesso di uscire, Guida una sera esce di nascosto per incontrare un giovane marinaio greco, Yorgos, di cui si è invaghita, e la sorella la copre. Quella sera però Guida non fa ritorno a casa, per imbarcarsi con Yorgos verso l'Europa, come scrive in una prima di tante lettere destinate alla famiglia. Euridice rimasta sola accetta le convenzioni familiari che prevedono anche un matrimonio d'interessi con Antenor, figlio di un ricco commerciante della città, a cui si concede senza il minimo entusiasmo, avendo come unico rifugio la sua passione per il pianoforte che suona sin da piccola.
Durante la sua assenza per il viaggio di nozze dei due, Guida fa ritorno a casa in stato interessante, dopo essere stata sedotta e abbandonata dal marinaio. Il padre la respinge con disprezzo e la allontana da casa: oltre a proibire alla moglie di seguirla e di raccontare l'accaduto a Euridice, mente a Guida dicendole che sua sorella ha coronato il sogno di andare al Conservatorio di Vienna a studiare musica. Guida trova rifugio presso una povera casa di una donna di nome Filomena, mentre Euridice accetta passivamente i goffi tentativi di suo marito di concepire a loro volta un figlio e continua a prendere lezioni di piano. Tra le due sorelle inizia un carteggio cieco dove entrambe si raccontano e dove l'una immagina l'altra felice nella rispettiva città (Atene e Vienna), dove rispettivamente pensano che si trovino: mentre Euridice scrive solamente a Guida, questa scrive all'intera famiglia consapevole che la lettera potrebbe non essere letta né da sua madre né da sua sorella.
Guida, quando mette alla luce suo figlio, inizialmente lo cede all'ospedale: convinta da Filomena, che le fa allattare un bimbo che teneva in custodia, il giorno seguente si riprende il suo bambino: trova quindi lavoro presso una fonderia, e si rivolge a un investigatore affinché rintracci Euridice, impresa che lo stesso professionista le rivela essere alquanto improba. Di lì a poco anche Euridice diventa madre di una bambina. Durante una vigilia di Natale, le due sorelle son quasi sul punto di incontrarsi in un ristorante, dove si incrociano sia i due ignari cuginetti che le rispettive coppie di zia e nipote, ma Guida lascia subito il locale quando vede in lontananza suo padre, seduto a un tavolo.
Euridice trascina la sua esistenza, assiste sua madre nella malattia che la porta alla morte, accetta il suo ruolo di angelo del focolare, tenendo sempre vive le speranze di cambiare vita attraverso il pianoforte. Arriverà a vincere anche l'audizione per un posto nel conservatorio di Rio. Questo entusiasmo le darà lo stimolo necessario per concepire un secondo figlio maschio, ma le posizioni ferree di padre e marito riguardo a un eventuale carriera artistica stroncano ogni speranza, poiché non prevedono una vita diversa da quella della casalinga sottomessa. Successivamente arriva anche una segnalazione dell'investigatore, il quale trova, in un cimitero, la tomba che reca le generalità di Guida. È accaduto infatti che Filomena, ammalatasi anche lei, prima di morire, per cedere la casa a Guida, abbia sostituito la sua identità con uno scambio di foto sui documenti.
Euridice, davanti alla sedicente tomba della sorella, che risulta quindi morta per tumore, viene a conoscenza del suo ritorno a casa fatto a suo tempo e dell'esistenza di un figlio: suo padre confessa solo parte dell'accaduto, omettendo la sua cacciata di casa. Euridice, sentendosi tradita anche dalla defunta madre, brucia il suo pianoforte e cade in una forma di mania depressiva, mentre Guida, divenuta Filomena, finisce di scrivere lettere senza risposta, accettando la sua nuova identità. Molti anni dopo, aprendo la cassaforte di Antenor appena defunto, i figli di Euridice scoprono con lei le tante lettere spedite e trovano un indirizzo. Arrivate a destinazione, trovano sua nipote adolescente, in tutto somigliante a Guida e di lei omonima, la quale le rivela i racconti che le faceva sua nonna sulla "migliore pianista del mondo".